Abbiamo preso le aspettative dopo il parto

Ragazzi non ammosciamoci - dobbiamo consacrare il terreno della nostra iniziativa..

Ho pensato all'articolo di giornale, a trasmutare un articolo di giornale, che deve mantenere le sue caratteristiche 5 w e le sue pratiche generali del discorso ma dove possiamo tamponare e lasciare fluire eventuali emorragie.


Non rompete i coglioni e fatevi sentire

Eccomi. A me và bene come idea, però mi devi tirar fuori l'articolo e soprattutto l'argomento: di fresco ci sono gli ultras, i neo-nazisti che tirano bombe incendiarie nei campi nomadi, i soliti reati violenti dei romeni (ormai non fanno manco notizia), la marcia femminista (!!!)... esluderei invece la politica interna ed estera e gli omicidi telenovela tipo Garlasco, Meredith, ecc l'idea è tua per cui tira fuori l'articolo, e non rompere i coglioni ave

il non rompete i coglioni era indicativo presente, valeva solo per il momento in cui l'ho espresso e non è rimandabile al mittente


L'articolo ce l'ho, aspettavo solo il vostro consenso e approvazione.

Ora ve lo posto

Necrofilia ripiegata assieme al pigiama

Un uomo abusa di una morta addormentandosi senza curarsi della freschezza


È successo a Como, sulle sponde del bellissimo lago
su una casa che sembra distendersi oltre il plettro acquoso
che ha mosso le corde dei grandi poeti.
Un uomo, Sergio Dero, di 54 anni ha avuto rapporti sessuali
con la moglie morta da più di un ora nel letto coniugale.
La causa sembra essere, dalle prime analisi, un infarto dovuto
alle repentine discussioni con il marito, in quanto non favorevole
alle perverse idee sessuali del consorte. Voleva attaccarle al collo
un leggero nastro di nylon, stringerla a sé fino a farla soffocare.
Farle sentire, post mortem, tutta la penetrazione che non aveva mai sentito.
L’uomo si è detto soddisfatto, ripiegando al mattino il pigiamo sotto il cuscino.

...mmmh,
quest'argomento non mi dice proprio nulla...per quale motivo dovremmo parlarne?

ale credo che questo argomento sia interessante e utile nella nostra fase creativa. Ti spiego il perchè. Secondo me nel diario di Mary sally abbiamo toccato una parte d'amore/sesso visto in maniera esagerata e con pizzichi di realismo sparpagliati sull'intero corpus poetico. Introducendo la necrofilia, non andiamo solamente a fare il compitino esplicativo del problema, ma andiamo a scavare una forma d'amore che si identifica in un soggetto che non è più reazione chimica. Indagheremo se l'amore, inteso in questa prospettiva, sia solo figurativo, amore per la morte (Fromm), illusione di vita, voglia di annegare tra il reale e il fittizio ricreandosi un rapporto che sta in bilico tra i due mondi.

No, non faremo l'aritmetica giornalistica ma il vento nei tagli dei motivi.

con fiducia

Hum... io ho parecchi dubbi, di varia natura: contando anche le poesie collettive prima di fondare le Anomalie, siamo alla quinta (e dico quinta su 6!) poesia che parla di sesso! sembriamo degli erotomani marci l'altro dubbio è che la necrofilia è un estremo indubbiamente affascinante, ma che non penso abbia grosse ripercussioni sul sociale e sul politico... in ultimo credo che questa tematica abbia più senso all'interno del tuo percorso individuale, che più volte ha sfiorato l'intrecciarsi di Eros e Thanatos, che nel collettivo... non hai qualcosa di meno stomachevole e di più ampio respiro sociale da proporre? anche violenza sessuale perchè no, ma che non vada direttamente al punto di non ritorno? attendo trepidante, ave

mr.si, 04/12/2007 20.48:

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ale credo che questo argomento sia interessante e utile nella nostra fase creativa. Ti spiego il perchè. Secondo me nel diario di Mary sally abbiamo toccato una parte d'amore/sesso visto in maniera esagerata e con pizzichi di realismo sparpagliati sull'intero corpus poetico. Introducendo la necrofilia, non andiamo solamente a fare il compitino esplicativo del problema, ma andiamo a scavare una forma d'amore che si identifica in un soggetto che non è più reazione chimica. Indagheremo se l'amore, inteso in questa prospettiva, sia solo figurativo, amore per la morte (Fromm), illusione di vita, voglia di annegare tra il reale e il fittizio ricreandosi un rapporto che sta in bilico tra i due mondi.

No, non faremo l'aritmetica giornalistica ma il vento nei tagli dei motivi.

con fiducia

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...mmmh, le cose che proponi sono interessanti ...io nelle mie prime poesie parlavo delle "opposte pulsioni"...che per dirla con Fromm sarebbero biofilia e necrofilia...si dà il caso che nella mia ultima poesia, che pubblicherò non appena in officina avranno finito di massacrare "traghetto house" , ritorno sull'argomento. Però io credo che per affrontare questo tema non si debba partire dall'estremo...cioè dallo scopare con i cadaveri...perchè rischieremmo di apparire meramente sensazionalisti...erotomani (come dice nichi)...e di evere come effetto solo quello di disgustare chi legge.

Giacchè ci sono vi dò l'anteprima della mia poesia:

LUOGHI ONIRICI SCONOSCIUTI

I semafori dettano i ritmi
nelle strade, ma i sogni
sono sempre più in alto
e se le insegne pubblicitarie
ammiccano in cima ai grattacieli,
le finestre - illuminate o spente -
proteggono pulsioni. Di notte

poi nel sonno in chiese sconsacrate
su colline deserte: comunioni
di pensieri nei polmoni trattenuti

e mai respirati.

Ripeto non si tratta di un mero accoppiamento. L'amore è, secondo gli scienziati, una combine chimica. Questa cessa al momento dell'emanazione dell'altro/a che è defunto. Allora perchè si resta innamorati? Si resta imperneati del profumo? l'aria ci corrompe districando le particelle che componevano il suo odore? Questo è il problema sociale dell'amore e della necrofilia, non è nella morte che l'uomo crede ma in un ricordo composto sotto il naso che riaffiora in lui una questione Sociale.

Comunque non vi vedo interessati. A me la politica non interessa minimamente e per quanto riguarda il discorso sociale Leo sa come la penso o credo che lo sappia.

Proponete voi-------------

E su' compare, non imbronciarti... la necrofilia credo sia più adatta al tuo percorso personale, stop. Invece io terrei l'idea dell'articolo di giornale e l'attenzione verso la cronaca nera... non so' se avete notato che ultimamente c'è una recrudescenza dei delitti, soprattutto di quelli commessi a danno dei consanguinei: qui a Padova c'è stato uno che ha ucciso a martellate i genitori per pochi euro, un altro che ha decapitato il padre per lo stesso motivo, ecc perchè non partire da questo? Da come la famiglia sia diventata un recipiente di violenza e brutalità? mi sembra sia un argomento vicino a tutte e 3 le nostre poetiche, che urge di un analisi ancora intentata utilizzando il verso. a voi compari...

qui a new york fa freddo ed è brutto, ma è tutto ok lo stesso perchè questo tempo si accompagna al mio stato d'animo, che è grigio, tetro. Papà. mi sembra che il mondo si stia oscurando. Lo avverto sempre di più. Mi sembra che la gente, tutti, mi odino. Non puoi credere quanta gente ci sia che mi vuole male. Molti vorrebbero uccidermi. Anche se non li conosco, mi vorrebbero morto. Tanti sono giovani. Mentre cammino lungo le strade mi sputano addosso e mi tirano calci. Alle ragazze non piaccio, d'altra parte quasi sempre sono una seccatura. I ragazzi, invece, mi ridono dietro. Ma credo che comunque fra breve le cose volgeranno al meglio.


Lettera di David Berkowits al padre prima di divenire il Figlio di Sam, colui che ha seminato orrore tra le strade di new york.


Questo è attuale? Puo' essere un mezzo d'introspezione per filare con le nostre bave l'inconscio della violenza?

Accettate o proponete -

Per Alessandro: Hai creato una perla di poesia, ti vedo molto cresciuto poeticamente sia nello stile che nell'uso delle immagini.

Bravo

Thanks Mr.sì!

ok...per me va bene...spero che mi venga l'ispirazione giusta!

Mi piace l'idea di affrontare il problema dei nostri coetanei che all'"improvviso" impazziscono e sparano sul mucchio neanche stessero facendo frag su Quake... Ste, da dove partiamo? dalla lettera o dal fatto in sè? facciamo introspezione psichica o cronaca nuda del fatto? a te, ave

...dimenticavo...vi segnalo un forum...non so se lo conoscete, ci sono due, tre conoscenze di officina...e molti altri poeti di diverso spessore...tra cui alcuni molti interessanti come Alex Manunta, Sinapsi, Ameo'e, Astu e Morgause.

http://www.descrivendo.com/forum/viewforum.php?f=1

Ciauuz! : )

direi di partire dalla lettera. Ognuno di noi la deve prendere come se fosse di per sé una prosa e inserirgli le proprie introspezioni, emozioni negative o psitive quel che siano. Questo è il principio scatenante della follia, la lettera, ci permette di indagare oltre.


Se volete inizio io con una versione.

Quel forum non lo conosco ma sarebbe un bel luogo da frequentare per arruolare qualche poeta.

Lettera

New York è fredda e buia, come una bara divelta d'inverno, ma la sento mia, mia come non è mai stata. Sai Papà, qui mi vedono come fossi un cadavere, mi passano attraverso come nella nebbia, vorrebbero prendermi e sfangarmi sul marciapiede, tirarmi un calcio e vomitarmi come una lattina vuota, gettata fra la folla per saltare di piede e in piede. Sai papà, le ragazze mascherano le convulsioni e i ragazzi trattengono nel rutto il loro disprezzo, ma presto mi vedranno con altri occhi, non sanno come gela la nebbia in goccioline, che trapassano la carne, e ti forano il cuore.


ecco la mia versione, ora a Maggio. ave

Il cielo è diventato come un enorme masso. E' sempre più pesante, preme sulla testa. Tutto il mondo mi odia, non sono riuscito a trovare altre risposte. Le ragazze mi evitano, i miei coetanei mi sputano addosso. La loro saliva mi è entrata nel sangue, è arrivata sino al cuore. Sento che è grigio, preme anche lui nascosto sottopelle. Ma fra poco tutto uscirà fuori. Papà, fra poco mi sentirò meglio.

signori credo che si possa far meglio di così.
Ci sono delle bellissime immagini che via via vanno scomparendo e non lo ritengo congruo alla lettura. Questa è una lettera, ogni lettera è fine a se stessa, è un richiamo a sé, è un parlare di sé. La cosa più importante, era per me, non tanto sconvolgerla dalla sua matrice ma accentuare l'emotività inespressa tra le parole.

ditemi la vostra